A Darker Shade of Magic di V. E. Schwab: un fantasy YA poco convincente.

by - maggio 04, 2020



A Darker Shade of Magic di V. E. Schwab è un romanzo ascrivibile al genere Fantasy /Young Adult. In Italia è stato pubblicato da Newton & Compton con il titolo “Magic”, ma a breve dovrebbe tornare in libreria insieme ad altre opere dell’autrice con Mondadori.
V. E. Schwab è conosciuta e apprezzata nell'ambiente Young Adult e con gli ultimi romanzi ha iniziato a percorrere una strada più adulta, soprattutto con il suo romanzo più conosciuto Vicious.
Questo è il primo libro che leggo dell’autrice, nonostante io sia una appassionata di libri fantasy e avendo letto una non poca quantità di libri Young adult (ma con esperienze altalenanti!).
Quando scelgo un libro di questo genere lo faccio principalmente per divagarmi con del sano intrattenimento, ma anche con la voglia di affezionarmi ai personaggi e alle loro relazioni. Inoltre, mi aspetto da questo filone un’attenzione all’inclusività in tutte le sue forme.

La trama di "A Darker Shade of Magic"

A Darker shade of magic è ambientato in un universo in cui esistono vari mondi: l’unico punto fermo è la presenza della città di Londra. Con nomi diversi e regnanti diversi, la città di Londra si declina nei vari mondi a seconda del grado di magia presente in essi:
Londra Grigia, è in un mondo privo di magia.
Londra Rossa, un regno florido con una magia armoniosa.
Londra Bianca, un regno con lotte intestine per la sete di potere magico.
E infine esisteva una quarta Londra (Londra Nera), ma ormai dissolta a causa della magia e frutto di miti e leggende.
Gli unici che possono attraversare i mondi sono gli Antari, esseri umani con la magia nel sangue, in grado di creare porte tra le varie Londre.

Kell e Lila: i protagonisti di A Darker Shade of Magic

Kell, il coprotagonista del romanzo è uno dei due Antari al momento in vita e svolge il suo compito diplomatico per il regno della Londra Rossa.
In uno dei suoi viaggi nella Londra Bianca gli viene affidato con l’inganno una pietra che segnerà il ritorno della magia pura, quella di Londra Nera, minacciando l’inconsapevole Londra Grigia e la florida Londra Rossa.
Accanto a Kell, ci sarà Lila una ladra della Londra Grigia che si ritroverà invischiata tra i problemi del ragazzo.
I due protagonisti sono i personaggi a cui l’autrice dedica più pagine relegando gli altri sullo sfondo. Dei due personaggi possiamo apprendere le motivazioni e pensieri grazie al punto di vista che nel romanzo si alterna tra i due.
Lila, è un personaggio estremamente irritante e poco originale. È il solito cliché caro a romanzi Y/A (ma anche a serie tv e film) della ragazza “diversa” e lontana dagli stereotipi femminili. Non che ci sia niente di male, ma la descrizione è pesantemente sbilanciata rendendola quasi una sociopatica con un amore viscerale per le armi e una non si sa per quale ragione fascinazione con i pirati.

"Ladies don't dress like men and pick pockets," retorted Kell.Her smile only sharpened.

Kell, invece in confronto è sbiadito e meno caratterizzato. In lui c’è una confusione di intenti e di desideri che lo rendono un personaggio inutile e con cui poco si empatizza.

Le relazioni tra i personaggi in A Darker Shade of Magic

Il nodo centrale, infatti è la mancanza di sentimento nelle relazioni descritte nel libro. E non parlo di storie romantiche, unico punto originale forse del romanzo è proprio quella di non avere come fulcro una relazione amorosa, nonostante sia evidente una costruzione in quel senso tra Kell e Lila per i prossimi romanzi.
Ma proprio per questo, cioè l’evidente relazione che si viene a creare tra Kell e Lila appare inesistente, ma a fine libro ci suggerisce l’autrice che il rapporto è cresciuto e è nata una affezione tra i due. Ma è così? Io non l’ho percepito, anzi insieme i due personaggi non funzionano, dialoghi stantii con reminiscenze di fanfiction scadenti: a quanto pare una relazione affettiva si costruisce con varie minacce di morte? Ovviamente da parte femminile, che è accettabile e femminista.
Anche la relazione di Kell con la sua famiglia è semplicemente raccontata dall'autrice con due frasi per quanto riguarda i genitori (il sentimento bivalente tra l’amore filiale e l’odio per essere uno strumento del regno) e un misero flashback e qualche battuta sagace per spiegarci l’amore fraterno dirompente con Rhy.

Lo stile dell’autrice

La scrittura dell’autrice è molto semplice e manieristica nel raccontare relazioni e descrivere personaggi. In alcuni passaggi però l’ho trovata valida e precisa nel descrivere l’ambientazione fantasy. In particolare ho apprezzato il passaggio in cui Lila arriva per la prima volta nella Londra rossa e la sua sensazione di straniamento iniziale è resa sorprendentemente bene dall'autrice.
Un deciso no a tutti i dialoghi, da quelli “malvagi” dei gemelli reggenti nella Londra Bianca, “all’ humor” nei dialoghi tra i personaggi più giovani.
Un esempio tra Rhy, Lila e Kell:
“I apologize for anything I might have done. I was not myself.”“I apologize for shooting you in the leg,” said Lila. “I was myself entirely.”Rhy broke into his perfect smile. “I like this one,” he said to Kell. “Can I borrow her?”“You can try,” said Lila, raising a brow. “But you’ll be a prince without his fingers.”

A costo di ripetermi sembrano usciti dalle peggiori Fanfiction americane.

A Darker Shade of Magic: mi è piaciuto?

Da come si evince non ho apprezzato questo romanzo, l’ho trovato eccessivamente noioso nella prima parte e irritante nella seconda. Tuttavia ho deciso di continuare nella lettura e non abbandonarlo per capire dove l’autrice volesse arrivare con la trama.
Ovviamente, essendo il primo di una trilogia, ha lasciato aperte molte questioni che saranno sicuramente importanti nei prossimi volumi. Ma non saprò mai i prossimi sviluppi perché certamente non continuerò con la lettura di questa saga.



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